PROGETTO TERRA FORTE
... Giardino dei Frutti perduti, Roseto, Orto, Campo
Nel 2011 l’Associazione ha approvato il PROGETTO TERRA FORTE , che vuole all’interno degli spazi della fortificazione valorizzare il legame con la terra a partire dalla sua coltivazione e dalla valorizzazione della cosiddetta civiltà contadina. Il primo passo importante è stato l’allestimento in alcuni locali della struttura di una Mostra\Museo permanente della Civiltà contadina a cura di Albino Ghedin e Carlo Marchesin che ha già riscosso moltissimi consensi. Ma c’è stata anche la coltura del sorgo rosso con la manifestazione di battitura, e la coltivazione delle verdure, zucche in particolare.
Continuando su questa strada e collegandoci alla Mostra permanente della Civiltà contadina e alla festa di San Martino (legame con l’agricoltura a km 0 della nostra zona), si è voluto rivalutare l’area di accesso al forte posta a sx del vialetto d’ingresso e che va dal rudere della Casa Codato, alla casa del maresciallo e alla recinzione del forte proponendo di creare un roseto con piante rare o antiche, un giardino dei frutti perduti, un orto e un’area a semina. Tutte le essenze arboree preesistenti saranno preservate.
L'ORTO DEL FORTE
Nel corso del 2017 è stata destinata un area di circa 100mq ad orto, che sarà gestito da alcuni volontari della Ass.ne. La coltivazione ha lo scopo di produrre verdure o spezie in aiuto alla cucina del Forte . Inoltre sono state prodotte da ANDREA E NICOLETTA alcune sementi che sono disponibili per chi ne vuole far scambio :
n°7 Cetriolo, n°32/d Pomodoro Principe Borghese, n°90 Radicchio invernale misto, n°121/d Peperoncino tondo, n°194/c Fagiolino dell'Occhio, n°200 Carota, n°377 Melanzana Rossa di Rotonda, n° 434 Melone Rospa, n°464 Bieta Coste d'Argento, n°492 Melanzana lunga d'Abruzzo, n° 496 Rucola, n° 560 Peperoncino Cappello del Vescovo, n° 589 Cosmos fiore, n°642 Melone Nero dei Carmelitani, n°644 Anguria Luna e Stelle, n°653 Peperoncino lungo Cayenne, n°660 Sorgo Rosso.
ROSETO
Gli animali del Forte
I Forte è una area con alcuni punti incontaminati, dove molti animali vivono o sopravvivono perché le insidie sono molte ( la volpe in primis).
Abbiamo dato spazio ad un pollaio con alcune galline di razza Checchina , sono molto selvagge, dormono sugli alberi e per raggiungere i rami piu' alti, volano.
Si nascondono al minimo pericolo, possiedono un ottimo spirito di sopravvivenza .
All'inizio del 2018 nel bel mezzo del freddo e del vento Burian, è nato il primo pulcino tutto nero , non poteva che chiamarsi come il vento gelido che lo ha portato. in genere quelli nati ad inizio stagione sono quelli che hanno piu' probabilità di superare l'inverno successivo , speremo ben .
Nel frattempo ai primi di Maggio si festeggia una gran quantità di pulcini nel pollaio