Anagramma
Lo Stesso
“ Due grandi cubi in bianco e nero si fanno compagnia: Fortuna e Iella. La speranza in uno, la rassegnazione nell’altro. Il sunto stesso della vita.
Ad osservazione attenta sembrano due dadi da gioco, la casualità e il destino in un connubio che ho voluto analizzare in una sintesi compositiva partendo dalla geometria pura e dal contrasto dei toni definiti, per approdare poi all’allegoria.
In questa installazione ho voluto fondere esistenza e filosofia per dare consistenza ed equilibrio a forze opposte, passioni razionali ed irrazionali, impulsi esistenziali e casualità.
E’ il tema del doppio inteso come sorgente ed orientamento della creatività, energia dirompente che tocca gli estremi ovvero la luce e il buio, il giorno che si tramuta in notte, opposti ma complementari; l’uno non può esistere senza l’altro “.