VENERDI' 17 NOVEMBRE ore 17.00
Livia e Virginia storia di due capinere dalle lettere di suor Maria Celeste figlia di Galileo Galilei
Lettura scenica a cura di Alessandro Voltolina leggono Caterina Galeazzi, Alessandra Maurizio, Laura Rafael, Lina Tiozzo, Lorenzo Scatto, Alessandro Voltolina
Galileo Galilei nel suo periodo padovano ebbe due figlie, Virginia e Livia, nate entrambe da una donna a cui non era sposato. Non potendo sperare in una nobile sistemazione matrimoniale a causa dei pregiudizi nei riguardi dei nati fuori dal matrimonio, affidò le figlie alle suore del monastero delle Clarisse di san Matteo di Arcetri. Lì le due sorelle presero i voti, Virginia scelse il nome di suor Maria Celeste, Livia quello di suor Arcangela.
Suor Maria Celeste, scrive al padre un centinaio di lettere che sono un importante documento sulla vita di una suora nel seicento e soprattutto rappresentano una formidabile testimonianza dell’affetto e dell’ammirazione che legava Virginia al padre. Di suor Arcangela rimangono solo le poche note che la sorella suor Maria Celeste aggiunge alle lettere al padre.
Il testo interpreta liberamente il silenzio di Livia immaginando un dialogo tra le due sorelle per cogliere gli aspetti che hanno condizionato la vita delle due donne alle quali è stata negata la piena realizzazione delle loro aspettative femminili.