SCARPE ROTTE
Festa della Resistenza di ieri e delle Resistenze di oggi
sabato 27 aprile FORTE MEZZACAPO a Zelarino
ore 19.30
Cena con canzoni e letture ribelli alla guerra.
A cura di Ruggero Zanin, alla voce il maestro Ennio Vianello
ore 21.00
Spettacolo di Paola Brolati I GIORNI DI ANNA
entata libera e gratuita
DA “I GIORNI VERI” E “IL CAMPO ROSSO” DI GIOVANNA ZANGRANDI
CON PAOLA BROLATI
Spettacolo di Paola Brolati I GIORNI DI ANNA
entata libera e gratuita
Forte Mezzacapo, Zelarino
Chi era Giovanna Zangrandi
Nata a Galliera, in provincia di Bologna, Alma Bevilacqua scelse di abitare in Cadore, e in breve si sentì a tutti gli effetti montanara e si chiamò Giovanna Zangrandi. Visse a Borca di Cadore dagli anni ’30 fino alla morte, nel 1988. Instancabile staffetta partigiana, dopo la guerra si dedicò alla scrittura: col suo primo romanzo, I Brusaz (1954), vinse il premio Deledda. Tra le altre opere, il diario partigiano (I giorni veri, 1963) è uno dei capolavori della letteratura della Resistenza. Tormentata da una lunga malattia negli ultimi 20 anni di vita, confinata, anche come scrittrice, in un immeritato oblio, è stata riscoperta in anni recenti.
Come l’ho conosciuta
Donna, scrittrice e amante della montagna: questi gli elementi di affinità che hanno favorito il mio lento ma inesorabile avvicinamento. L’amore per la natura, per un uomo, per la sua gente, lo sguardo spietato su se stessa: si sentiva affine agli uomini per via della sua resistenza fisica e i modi bruschi, ma era profondamente donna, fino a vergognarsene. Una donna passionale, che vive e racconta nei libri il suo microcosmo con la consapevolezza continua di esser parte di un macrocosmo, della natura, della storia.
Lo spettacolo
Nella prima parte Anna rivive episodi della sua Resistenza di staffetta partigiana. Nella seconda parte elabora l’esperienza della guerra e si dedica ad un progetto di vita lungamente accarezzato: la costruzione del rifugio Antelao. Alla fine c’è Anna malata, in una lunga battaglia con il corpo che non le risponde più. Indòmita, azzarda un bilancio della sua vita, con la lucidità che la caratterizza, e lascia in eredità a chi ancora condivide i suoi ideali una grossa responsabilità: resistere, non smettere mai di resistere.
Paola Brolati tel.3482932772